Il Rifugio dei Briganti è una struttura che racchiude la storia e la cultura delle nostre terre. Situata ai piedi del Monte Pizzuto e nelle porte del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.
Immersi nel centro storico di San Donato Val di Comino ai piedi del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise e alle porte della Valle di Comino, il Rifugio dei Briganti, pur mantenendo le peculiarità di una casa offre servizi al pari un hotel di lusso e rifiniture in stile antico. La struttura su due piani dispone di 2 camere di cui 1 matrimoniale ed 1 singola e 1 divano letto matrimoniale in soggiorno, per rendervi la vita comoda. La nostra struttura, anche per la posizione, si presta bene ad essere utilizzato come base d’appoggio per la scoperta del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise o della Valle di Comino.
L’appartamento è stato recentemente restaurato e non mancano particolari che richiamano alla struttura originale. Nella ristrutturazione, infatti, si è mantenuta la massima attenzione per fare risaltare particolari come le capriate in legno del tetto e i pilastri con pietre vive a vista che ne fanno un posto unico e accogliente.
Il Rifugio dei Briganti è situato nel meraviglioso paesaggio di San Donato Val di Comino, un luogo ideale per chi ama la natura e vuole scoprire i tesori della regione. L’appartamento è dotato di tutti i comfort necessari per rendere il soggiorno confortevole e piacevole. Il riscaldamento e l’aria condizionata garantiscono un’atmosfera calda e accogliente in ogni stagione.
Gli ospiti hanno accesso a un cucinino, attrezzato con tutto il necessario per preparare i propri pasti, così come un salotto fornito di TV con Netflix, Amazon Prime e Alexa inclusi. Inoltre, troverai il Wi-Fi in fibra ottica gratuito, asciugamani e lenzuola per garantire il massimo comfort durante il soggiorno.
Non dovrai preoccuparti di avvisarci al momento del tuo arrivo, offriamo il Self-Check-in tramite un codice generato al momento della prenotazione, ed un concierge disponibile per ogni esigenza per rendere il tuo soggiorno indimenticabile e per guidarti attraverso le migliori attrazioni del luogo.
A San Donato Val di Comino ci sono molte cose da fare e da vedere. Il parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è un’attrazione imperdibile, offre una vasta gamma di attività all’aria aperta, come escursioni, trekking, mountain bike e birdwatching. inoltre, il borgo di San Donato Val di Comino offre una buona gamma di ristoranti, caffetterie e negozi per soddisfare ogni esigenza.
Il nostro staff, discreto ma attento alle necessita degli ospiti, saprà consigliarvi: ristoranti tipici dove gustare i prodotti tipici locali, o aiutarvi a soddisfare ogni vostra esigenza, noleggio auto e biciclette elettriche (e-bike), servizio lavanderia e molto altro.
Il territorio di San Donato Val di Comino è stato un crocevia di bande di briganti, tra cui quella di Marco Sciarra, il terrore dell’Italia centro-meridionale nel XVI secolo. Il famoso brigante decise di fermarsi a San Donato per alcuni giorni, prima di riprendere la via dell’Abruzzo. Tra i banditi che lo seguirono vi fu anche il sandonatese Bernardino Cocuzzo, soprannominato “Mancino”, uomo senza scupoli di cui non si è mai saputa la fine.
La Via Taverna, che attraversa San Donato, immetteva nell’antica strada Marsicana, di grande importanza a quei tempi per l’intenso traffico commerciale da e per l’Abruzzo. Nel 1860, con la sconfitta del Regno delle Due Sicilie, anche a San Donato la popolazione si divise tra “filoborbonici” e “filopiemontesi”. Numerosi furono i sandonatesi che giurarono fedeltà a Francesco II di Borbone e combatterono per lui, sognando di ridare al sovrano spodestato l’antico Regno. Molti – come il dotto Giustino Quadrari ed il notaio Domenico Rufo – furono ingiustamente arrestati.
Tra i personaggi più leggendari dell’epoca ci fu Rosa Cedrone, “la giunonica e determinata moglie del capobandito Cedrone”, come la descrive Paola Staccioli in “I briganti della campagna romana” (Newton Compton, 1997). Rosa combatté negli anni sessanta del secolo scorso vestita da uomo al fianco del suo compagno. Durante uno scontro avvenuto a Veroli fra briganti e granatieri in occasione di un sequestro di un possidente di Filettino, Rosa cadde malamente mentre tentava di salvare un fossato. Sovrastata da un imponente milite, non potè far altro che dichiarare la resa. Lo sbirro si avvicinò allora per far uscire l'”uomo” dal fosso; a questo punto Rosa, raccolse tutte le sue forze, gli afferrò violentemente il collo tentando di strangolarlo, e probabilmente ci sarebbe pure riuscita se non fosse intervenuto un altro soldato che la uccise con un colpo di fucile al fianco destro. Solo dopo la sua morte i granatieri, con enorme stupore, si resero conto che si trattava di una donna.
Per estirpare il fenomeno dei briganti, nel 1875 fu inviato a San Donato il Generale Pallavicini. Oggi, il Rifugio dei Briganti offre la possibilità di immergersi in questa storia affascinante e ricca di personaggi leggendari, offrendo al visitatore un’esperienza unica ed emozionante. Venite a scoprire il Rifugio dei Briganti e la sua storia straordinaria!
Crediamo nella sostenibilità e nei progetti locali, pertanto per ogni prenotazione doniamo 1 euro a progetti naturali locali.
Inoltre, la nostra struttura utilizza prodotti a chilometro zero e saponi delicati. La struttura ha un sistema domotico per limitare gli sprechi di elettricità e per la sicurezza degli ospiti oltre ad un differenziamento dei rifiuti.
Le domande più frequenti che riceviamo dai nostri clienti sono tutte contenute nella nostra sezione FAQ. Dai un’occhiata per trovare subito una risposta alla tua domanda.