Spuort’ della peste

Alcune di queste edicole sacre con la facciata della Madonna di Loreto o del Carmine sono la viva testimonianza del solenne voto fatto dalla gente di San Donato nel 1761 per far cessare la terribile epidemia di peste verminosa.

INDIRIZZO

41.7104124, 13.8136667

DIFFICOLTA'

Facile

DISTANZA

300 mt.

Nel cuore del Centro Storico di San Donato Val di Comino, troviamo molte edicole sacre che ornano le facciate dei palazzi. Queste edicole sono testimonianze viventi della fede e della devozione della gente del posto, che nel 1761 votò alla Madonna di Loreto o del Carmine per porre fine all’epidemia di peste verminosa che aveva colpito la città.

Il voto fu accolto con favore dal popolo di San Donato che, da allora, ha continuato a pellegrinare a piedi sino al Santuario di Loreto per rendere omaggio alla Madonna. Nel decennio successivo, Papa Clemente XIV riconobbe la ricorrenza e concedette loro l’indulgenza plenaria e perpetua.

L’abate Nicola Salvucci, che era presente all’epoca, scrisse di questo voto e della miracolosa fine della peste. Secondo le sue parole, la peste causò febbre putrida e verminosa e i malati non vivevano più di sei giorni. Tuttavia, dopo che il popolo votò alla Madonna di Loreto, la malattia cessò immediatamente e non fu più vista nell’anno e un mese successivo. Il popolo mantenne il voto e ogni anno celebra la festa della Madonna il 10 dicembre con digiuno e preghiere.

Oggi, 24 maggio 1762, l’Abate Salvucci testimonia ancora l’accaduto e la fede incrollabile della gente di San Donato nella Madonna di Loreto.