Prato di Campoli

Questa faggeta, dichiarata habitat prioritario, è un tesoro di conservazione naturalistica, grazie alla presenza dell’agrifoglio (Ilex aquifolium), una specie vegetale di elevato valore. Nonostante la fitta vegetazione e la scarsa luminosità del sottobosco, durante la stagione invernale il faggio perde il fogliame, permettendo alle affascinanti specie erbacee di godere di un breve periodo di luce primaverile, unico nel suo genere.

La faggeta, dominata dal maestoso Fagus sylvatica, è un esempio straordinario della competizione vegetale, dove il faggio, con la sua forza e il risveglio precoce, riesce a prevalere sulle altre specie arboree. Tuttavia, l’intervento umano talvolta favorisce specie concorrenti, alterando l’equilibrio vegetazionale. La presenza del faggio si eleva tra gli 800-900 metri, trovando il suo apice tra i 1000-1300 metri, sopra la fascia delle querce.

L’avifauna dei Monti Ernici nell’Area di Prato di Campoli aggiunge un ulteriore fascino a questo ambiente incontaminato. Qui, creature affascinanti si muovono liberamente in un paesaggio rimasto pressoché immutato nei secoli. Grazie a sagge politiche di protezione e conservazione, l’area ospita una vasta varietà di specie animali. 

In questo angolo di natura incontaminata, ogni passo rivela la bellezza della biodiversità e l’armonia tra le specie, rendendo il Prato di Campoli un’esperienza indimenticabile per gli amanti della natura e gli appassionati di escursionismo.