Il Monumento Naturale delle Grotte di Falvaterra e Rio Obaco è un’area di grande interesse sia speleologico che geologico, situata nel comune di Falvaterra.
INDIRIZZO
Via Mazzorile, Falvaterra (FR)
RAGGIUNGIBILITA'
In Auto
DISTANZA
53 km
Questo sito è caratterizzato da un sistema sotterraneo di grotte lungo oltre 5 chilometri all’interno della collina di Monte Lamia.
Le Grotte di Falvaterra sono la principale attrazione del Monumento Naturale e sono attualmente accessibili per i primi 250 metri a livello turistico e per i primi 600 metri a livello speleoturistico. Queste grotte sono il risultato dell’azione delle acque sotterranee che, negli ultimi milioni di anni, hanno modellato le rocce calcaree di Monte Lamia.
Il Monumento Naturale comprende anche la possibilità di visitare le mura poligonali risalenti al periodo precedente la storia di Roma, scoperte recentemente nell’area del Castellone Costa Marione. Questa zona è immersa in un ambiente incontaminato, con esempi di flora e fauna legati alla macchia mediterranea e viste spettacolari sulla Valle dei Latini.
L’area protetta del Monumento Naturale si estende su più di 130 ettari e include l’intero bacino del Rio Obaco fino alla sua confluenza con il Fiume Sacco, con diversi ambienti e microambienti di grande importanza biologica. Nel maggio 2009, all’interno del Monumento Naturale è stata inaugurata una struttura ricettiva in una cava abbandonata riqualificata, che comprende un punto vendita di prodotti artigianali, un museo speleologico ed ecomuseo in allestimento. Questa opera è stata realizzata grazie ai finanziamenti DOCUP ottenuti dalla Regione Lazio e gestita dalla XVI Comunità Montana dei Monti Ausoni di Pico.
Il percorso delle Grotte di Falvaterra è molto variegato, passando da aree attive con cascate e rapide, a zone più tranquille con forre, laghi e stalattiti che adornano le pareti e il soffitto della grotta. Queste grotte ospitano una varietà di animali ipogei, tra cui coleotteri, dolicopoda e pipistrelli appartenenti a diverse specie. Recentemente, sono state scoperte alcune specie di crostacei trasparenti appartenenti al genere Niphargus, che sono oggetto di studio dell’Università di Tor Vergata di Roma.