Certosa di Trisulti

La Certosa di Trisulti è un gioiello storico che affascina i visitatori con la sua ricca storia e il suo magnifico complesso architettonico.

INDIRIZZO

Collepardo (FR)

RAGGIUNGIBILITA'

In Auto

DISTANZA

55 km

Il nome “Trisulti” ha origini latine, derivando da “tres saltibus” (tre salti), un riferimento all’antico castello del XII secolo di proprietà della famiglia Colonna. Questo castello, purtroppo andato distrutto, dominava i tre valichi verso l’Abruzzo, Roma e l’area meridionale dello Stato della Chiesa.

La storia della Certosa è strettamente legata al Papa Innocenzo III, che assegnò ai Certosini la primitiva abbazia benedettina fondata da san Domenico di Sora poco prima dell’anno Mille. Nel 1204, fu costruito il nuovo perimetro abbaziale, al centro del quale sorse la maestosa chiesa di San Bartolomeo, consacrata nel 1211.

Il complesso abbaziale conserva testimonianze preziose del periodo medievale, come il leone proveniente dal demolito protiro della facciata della chiesa e il palazzo di Innocenzo III, ora la Biblioteca Nazionale che custodisce il ricco patrimonio librario dell’antica Certosa.

Tra gli edifici più notevoli spicca la Farmacia settecentesca, che un tempo era il cuore pulsante dell’attività farmaceutica dei monaci. Il giardino all’italiana, con siepi che ripropongono forme animali, accoglie i visitatori all’ingresso dell’edificio. L’interno della farmacia, diviso in tre ambienti, conserva l’arredo ottocentesco, vetrine, grandi vasi da farmacia e armadi contenenti le scatole per le erbe.

Una tappa imperdibile è la visita alla chiesa di San Bartolomeo, con la sua facciata rinnovata negli ultimi anni del Settecento. All’interno, la navata è decorata con dipinti e affreschi raffiguranti glorie dei santi, mentre due cori lignei del Cinquecento e del 1688 circondano la navata. La chiesa custodisce anche una rappresentazione elegante e drammaticamente realistica del massacro dei certosini a Londra, dipinta da Filippo Balbi intorno al 1863.

Il complesso monasteriale si apre su una grande corte dominata da una fontana settecentesca. Il chiostro rettangolare, circondato da arcate, ospita numerose stanze dei monaci su diversi piani. Il monumentale refettorio, con un dipinto murale imponente sulla volta, e la sala capitolare, decorata con dipinti murali e pala d’altare di Giacomo Manco alla fine del Settecento, sono altre gemme che completano l’esperienza di visita alla Certosa di Trisulti.